LA TERZA GUERRA MONDIALE
COVID 19
Disperazione e
solitudine dell’uomo contemporaneo
Da un
pensiero di GIORGIO DE CESARIO
BABELE, incisione calcografica, opera
di Giorgio De Cesario
GALLIPOLI, 15 MARZO 2020
E’ in corso
la terza guerra mondiale, ma nessuno sembra esserne consapevole. Non più
eserciti l’uno contro l’altro, non più spari nell’aria. Una guerra biologica
che ci tiene col fiato sospeso.
Un avvenimento da lungo tempo paventato con un
nemico che tutti dicono invisibile. In realtà è tutta una macroscopia, noi non
lo vediamo perché il nemico è troppo grande per il nostro raggio di vedute.
Infatti il nemico siamo NOI. Se capiremo questo, TUTTO FINIRA’.
BRACCATI, tecnica mista con volti in
rilievo in argilla cm70X100, opera di Giorgio De Cesario
GLI UOMINI
VUOTI
Noi siamo
gli uomini vuoti.
Noi siamo
gli uomini impagliati
Con il capo
reclinato imbottito di paglia.
Ahimè! Le
nostre flebili voci, quando sussurriamo
Sono
sommesse e prive di senso
Come vento
tra l'erba secca
O zampette
di topo su vetri infranti
Nelle nostre aride cantine.
…...
T.S. Eliot, The Hollow Men (trad. Maria Cristina
Maritati)
SOLIPSISMO, tecnica mista con volti in
rilievo in argilla sulla tela cm70x120 opera di Giorgio De Cesario
Si tratta
quindi di una guerra biologica causata da un virus probabilmente costruito in
laboratorio e pian piano sparpagliato nel mondo.
Un atto terroristico che di
fatto ha dato il via alla terza guerra mondiale. Infatti il suo obiettivo è
quello comune a tutte le guerre di tutti i periodi storici, cioè il predominio dell'uomo
sull'uomo, passando dalla fase "divide et impera".
ARPIA, tecnica mista , opera di
Giorgio De Cesario
Siamo figli
di una finta democrazia, basata ipocritamente sul principio astratto dell'Uguaglianza,
che dispensa l'ignorante dall'istruirsi, l'imbecille dal giudicarsi, il bambino
dall'essere uomo, il delinquente dal correggersi e nello stesso tempo trascura
il merito, il valore dell'esperienza e la fatica individuale (vedasi Amiel,
Frammenti di diario intimo,1871).
Siamo il
prodotto di propagande mediatiche, completamente appiattiti e asserviti ai
luoghi comuni che ci propinano. E' stato facile quindi infettarci e rinchiuderci
in casa, tutti portatori sani di un contagio che hanno voluto per noi e che
presto diffonderemo se non staremo attenti.
ANORESSICI, tecnica mista con volti in
rilievo in argilla sulla tela cm 50X70 opera di Giorgio De Cesario
E siamo solo
all’inizio di un nuovo orrore, già comunque preannunciato dalle numerose
distopie letterarie e cinematografiche dell’ultimo secolo: a provocare la fine
dell’umanità sarà una di queste guerre pandemiche, quindi non più “homo homini
lupus”, come affermava Hobbes, ma “homo homini virus” come vogliono le eminenze
grigie che governano il mondo.
Siamo tutti
infettati, dicevamo, tutti indeboliti da coloro che prima ci hanno dato la
sicurezza e il tepore della calda bambagia del benessere e poi, pian piano, ci
hanno resi robot ultratecnologici, facile preda di un virus qualunque,
costruito apposta per approfittare della nostra self-confidence di uomini del
secondo millennio, per rapinarci dei nostri risparmi e della nostra libertà
obbligandoci a “restare in casa”.
Strano a
dirsi, ma in realtà è proprio questo che dobbiamo fare. Dobbiamo obbedire per
vincere il contagio e riacquistare la nostra salute fisica e mentale. Dobbiamo
restare a casa ed evitare il contatto con i nostri simili: solo così sconfiggeremo
il virus che ci fa ammalare e raggiungeremo consapevolezza della nostra
condizione umana per evitare che in futuro altri virus più sofisticati possano
arrivare a debellare l’homo sapiens.
AMOR VITAE tecnica mista con volto in
rilievo in argilla sulla tela cm70X100 opera di Giorgio De Cesario
A cura di Giorgio De Cesario